Seminari scolastici nell’80° anniversario del Suffragio Universale, del Referendum Istituzionale e della Costituzione Repubblicana.
Il 2 giugno 1946 i cittadini italiani, con le prime votazioni in campo nazionale a suffragio universale femminile e maschile, hanno deciso la fine del regime monarchico e la nascita della Repubblica. Contestualmente hanno eletto i propri rappresentati nell’Assemblea incaricata di dare all’Italia la Costituzione repubblicana. Un fatto storico rivoluzionario, non solo per il merito delle scelte compiute, ma perché per la prima volta il popolo stesso era investito del potere di determinava i caratteri fondamentali del proprio Stato. Sarà poi la Costituzione, entrata in vigore il 1° gennaio 1948, a sancire formalmente che nelle Repubblica italiana “la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. La forma era quella della nomina dei propri rappresentanti negli organi del potere politico, a partire da quello legislativo.
A riconoscere tale prerogativa a tutti i cittadini e cittadine maggiorenni si è giunti in Italia 87 anni dopo il conseguimento, nel 1861, dell’unità nazionale. E si è giunti solo dopo una lotta armata di liberazione dal regime dittatoriale in cui la società italiana era caduta.
Tuttavia, dopo circa un cinquantennio di pressoché generale partecipazione all’esercizio di quella sovranità, è intervenuto fra i cittadini italiani un crescente processo di rinuncia alla scelta dei propri rappresentanti negli organi del potere politico e amministrativo, di astensione dal voto, perfino di oltre la metà degli aventi diritto. Un fenomeno, si è scritto, di allarmante “democrazia stanca”, di pericolosa “democrazia senza popolo”.
Negli anni dal 2026 al 2028 ricorrono gli ottantesimi anniversari del Suffragio Universale, della nascita della Repubblica e dell’entrata in vigore della Costituzione Repubblicana. In relazione a questi anniversari si avanza qui l’indicazione di seminari scolastici che esplorino il lungo e contrastato percorso di affermazione in Italia della sovranità popolare, a partire dal suffragio ristrettissimo con cui, nel 1861, è stata eletta la prima Camera dei deputati; seminari che evidenzino quindi il valore storico dei tre eventi suddetti.
I seminari sono proposti per allievi delle terze classi della Scuola Secondaria di 1° grado, con riferimento alle discipline scolastiche di Storia ed Educazione Civica. E per gli Istituti Superiori, prevedendo in questo caso un ampliamento del campo d’indagine ai più complessivi diritti riconosciuti ai cittadini dallo Statuto Albertino concesso dal monarca e dalla Costituzione Repubblicana elaborata dai rappresentanti dei cittadini stessi.
Qui, oltre ad un tracciato di lavoro e di richiami storici, a supporto dei seminari si forniscono documenti e dati consultabili attraverso la LIM delle classi e gli strumenti personali di acceso ad Internet, nonché una serie di indirizzi URL per la ricerca di altri documenti e dati. Questi, anche relativamente alle caratteristiche del movimento partigiano di liberazione, riguardano pure il territorio e la popolazione piacentina. In tal modo, oltre a rendere più tangibili i fenomeni esaminati, si offre la possibilità di impegnare personalmente gli allievi a compiere ricerche e a riferirne in classe.
I seminari potrebbero essere articolati in tre momenti:
1 – Esame del processo di ampliamento del suffragio elettorale maschile previsto dallo Statuto Albertino dall’Unità d’Italia alle elezioni politiche del 1919, e delle alterazioni introdotte dal regime fascista fino alla stessa eliminazione del suffragio.
2 – Caratteristiche sociali e politiche del movimento partigiano di Liberazione dal nazi-fascismo in provincia di Piacenza, prime elezioni amministrative nel Piacentino a suffragio universale nel marzo del 1946, esercizio della sovranità popolare nel Referendum istituzionale e nella formazione dell’Assemblea Costituente del 2 giugno 1946.
3 – Natura e limiti della sovranità popolare fissati nella Costituzione della Repubblica, suo esercizio nelle tornate elettorali nazionali e locali, esame del crescente processo di astensionismo dal voto e confronto sulle possibili cause.
I seminari potranno essere organizzati e condotti esclusivamente dagli insegnati, o avvalersi di contributi esterni che l’Anpi di Piacenza (info@partigiani-piacentini. net; tel. 3485153199) metterà a disposizione, anche interessando altre associazioni.
Potranno eventualmente concludersi con una “restituzione” in forma pubblica da parte degli allievi partecipanti o con una piccola pubblicazione i cui costi sarebbero eventualmente coperti da risorse reperite dall’Anpi.
(Proposta in costruzione)